L'arte Illuminista del Neoclassicismo

 

In sottofondo la Suite n.1 per violoncello solo di Bach.

Bach è il compositore che ha geometricamente trovato il centro assoluto della scala cromatica,

ed è per questo il vero creatore della musica "classica".

 

   

 Fontane alla Reggia di Caserta (Vanvitelli)

 

L’epoca moderna nasce interpretandosi come legittima e luminosa erede della tradizione scientifica della ragione classica. Immanuel Kant scrive nel 1787:

 

La matematica, dai tempi più remoti a cui giunge la storia della ragione umana, è entrata, col meraviglioso popolo dei Greci, sulla via sicura della scienza. […] La storia di questa rivoluzione della maniera di pensare, la quale è stata ben più importante della scoperta della via al famoso Capo, e quella del fortunato mortale che la portò a compimento, non ci è stata tramandata. Ma la leggenda che ci riferisce Diogene Laerzio, il quale nomina il supposto scopritore dei principi più elementari delle dimostrazioni geometriche, che, secondo il comune giudizio, non han bisogno di dimostrazione, prova che il ricordo della rivoluzione che si compi col prime passo nella scoperta della nuova via, dove sembrare straordinariamente importante ai matematici, e perciò divenne indimenticabile.

 

Questo incondizionato omaggio filosofico all’ideale armonico e geometrico dei greci è reso non solo dalla filosofia, ma dall’intera cultura europea dell’epoca, che si autoproclama per questo illuminata nella ragione scientifica e politica, allo stesso tempo sente la sua modernità come una nuova classicità. La Grecia filosofica e scientifica entra infatti potentemente nella pittura e nell’architettura dette “neo-classiche” Nello stesso 1787 Jacques-Louis David dipinge la morte di Socrate, mentre Antonio Canova la scolpisce in bassorilievo.

  

 

 

         Ingrandisci

 

Gli spazi architettonici sono disegnati come teoremi euclidei: la luce della ragione e della scienza diventa l’ambiente stesso di esercizio della sovranità illuminata. Mentre Kant scrive di Federico II di Prussia «C' è solo un unico signore al mondo che dice : ragionate quanto volete e su tutto ciò che volete , ma obbedite !», a Berlino Karl Gotthard Langhans erige la Porta di Bandeburgo (1789) ispirandosi ai Propilei dell’Acropoli ateniese, mentre la città e i suoi dintorni si popolano di spazi “euclidei”, così come il resto dell’Europa.

 

La Porta di Brandeburgo (che reca la scritta “sapere aude”)

      Il Museo reale di Berlino          La Biblioteca reale di Berlino

 

 

La Villa Reale di Monza (1777-80) – costruita da Giuseppe Piermarini per l’arciduca Ferdinando, quarto figlio dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria


 

Le “visioni” architettoniche di Etienne Louis Boullée in Francia sono la traduzione più di un’ideale scientifico e pedagogico che trapassava in tutte le dimensioni della vita nella Francia dei Lumières.

 

“Basilique” – Progetto per la chiesa della Madeleine

Opéra au Carrousel

Cenotafio di Newton